senigallia
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24 dicembre 2009


"C'è una frase di Wilde che mi pare calzi alla bisogna, "Che si parli di me, nel bene o nel male, purchè se ne parli... Mostra tutto è se ne parli"; non è importante che sia vero o falso quanto accaduto, ma come viene usato l'evento.

Berlusconi lo usa per far parlare di se, bene o male non gli ineteressa.
Anzi più se ne parla male più gli si danno appigli per applicare la retorica della vittima, quindi per generare occasioni per diffondere nel comune sentire una sua immagine di uomo colpito da mano nemica.
L'errore, a mio avviso, è stato quello di abboccare al suo gioco, da una parte proponendo teorie complottistiche che lasciano davvero il tempo che trovano dall'altro nel voler a tutti i costi usare questa occasione per mettere in luce come Berlusconi stesso generi tensione nella politica italiana.
strategicamente la miglior mossa possibile sarebbe stata quella di limitarsi a costernarsi per quanto accaduto e chiudere li la questione, lasciare a lui nel caso il compito di fare accuse, lo avrebbe posto in una luce diversa, e invece no, arrivano i polli della sinistra e cosa dicono, "Ci spiace ma..." e Silvio ci si sfrega le mani e non aspetta altro."

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