senigallia
Powered by Blogger.
22 luglio 2009


Anch'io come nel blog di Daniele Martinelli mi prendo una pausa RELAX,ho realizzato questo video durante la visita a Milano con le mie cugine.





LUCA
20 luglio 2009



Manifestazione milanese di domenica 19 luglio, via Dante angolo largo Cairoli, ore 16, in concomitanza con l’iniziativa palermitana di Salvatore Borsellino, la cui richiesta di verità e giustizia sulla “strage di Stato” di via d’Amelio è sostenuta da nuovi sviluppi d’indagine
Cittadini e le associazioni si uniscono per un momento di dibattito pubblico e agorà: portiamo la nostra voce, il nostro ricordo di quel 19 luglio, la nostra richiesta di verità.


18 luglio 2009
BERLUSCONI CANDIDA DELL’UTRI… E NON ABBIAMO PAROLE NON
BASTEREBBE UN FOGLIO INTERO

CASINI CANDIDA CUFFARO …(condannato in primo grado a cinque anni di reclusione
per favoreggiamento semplice nel processo sulle talpe alla P
rocura di Palermo
):
VELTRONI CANDIDA....

CRISAFULLI
dimostratosi, anche davanti alle telecamere nascoste, oltre
che telegenico, anche intimo amico del boss mafioso Bevilaqua, di Enna. Parlavano di affari e
assunzioni, ed è addirittura Crisafulli a mettere in riga il mafioso che si allargava con le
richieste. Proprio oggi, combinazione, il candidato alla Regione Sicilia, Anna Finocchiaro, aveva
accanto Crisafulli, ad Enna, nell'Auditorium dell'Università Kore. Tutti e due, assieme, uno
accanto all'altra, a salutarsi ed abbracciarsi come vecchi amici. Bel segnale, bel segnale.
"Suona
la ancora Uolter".
COCILOVO, che secondo la sentenza del tribunale di Palermo, fu il
collettore di una tangente da 350 milioni di lire (mentre era sindacalista della Cisl) "donata"
dall'imprenditore messinese Domenico Mollica, per placare gli scioperi degli operai nei suoi
cantieri. Il processo finisce in modo paradossale: Mollica condannato a tre anni per aver
corrotto Cocilovo, Cocilovo assolto. Il tutto perchè, grazie alla legge sul Giusto Processo, le
dichiarazioni non ripetute in sede dibattimentale, valgono solo contro chi le pronuncia e si
autoaccusa e non contro chi viene tirato in ballo. A proposito di Cocilovo, piccola chicca.
Dichiara Mollica che, al momento della consegna della tangente, Cocilovo svuota il denaro sul
tavolo e poi saluta l'imprenditore-corruttore. Ma mentre Mollica esce, Cocilovo lo richiama e
gli dice che pretende anche la valigetta di pelle, una Cartier, "dal valore di 4 milioni di lire",
dice scon
solato e scocciato Mollica per l'ulteriore pretesa.
CUSUMANO, l'uomo stordito dallo sputo di Barbato durante la bagarre-fiducia
del Senato-osteria. Lui era stato coinvolto in una indagine per concorso esterno in
associazione mafiosa e poi prosciolto. Fu arrestato invece nel 1999 per la gestione degli appalti
dell'ospedale Garibaldi di Catania. Nel 2007 fu assolto. Ma c'è una piccola parentesi. Poco
prima della sentenza di assoluzione, Cusumano si reca a Catania con Mastella (già ministro
della giustizia) e chi incontra a porte chiuse? Il procuratore generale, Gianni Tinebra, appena
nominato, che assolverà Cusumano nel 2007.
Mastella nega tutto, poi i Radicali mostrano un
video che riprende i tre. Tinebra, per amor di cronaca, è lo stesso che a Caltanissetta archiviò
l'inchiesta di Luca Tescaroli sui mandanti occulti della strage di Via d'Amelio. Io aspetto solo
che, pubblicamente, qualsiasi esponente del Pd si permetta di parlare di lotta alla mafia.

Ormai è ufficiale:
La Mondadori è passata nelle mani di
Berlusconi grazie a una sentenza comprata da Previti.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione il 14 luglio 2007. Da sedici anni il
capo dell'opposizione ed ex presidente del consiglio controlla, per
effetto di un reato, la principale casa editrice italiana e i suoi giornali
.
Conseguenze? Nessuna. Non è uno scandalo? Ecco i fatti.
A cavallo degli anni 80/90 una complicata controversia oppose la
Cir di Carlo De Benedetti alla Fininvest di Silvio Berlusconi.
Entrambi sostenevano di essere i padroni della Mondadori, che controllava,
oltre al settore libri, La Repubblica, l'Espresso, Panorama, Epoca, vari
altri periodici e 15 giornali locali
.
Si affidarono dunque a un arbitrato
super partes, che nel 1990 – col famoso "lodo Mondadori" - diede
ragione a De Benedetti.
Allora Berlusconi rovesciò il tavolo e impugnò
il lodo dinanzi alla Corte d'appello di Roma.
Questa, con una sentenza firmata dal giudice Vittorio Metta il 24 gennaio 1991,
annullò il lodo e consegnò la Mondadori a Berlusconi.
Mesi dopo,
Andreotti costrinse Berlusconi a restituire una parte del gruppo
(Espresso, Repubblica e giornali locali) al legittimo proprietario.
Nel 1995 la Procura della Repubblica di Milano cominciò a indagare sulle
sentenze comprate da Previti e scoprì che lo era pure quella del
giudice Metta su Mondadori.
All'indomani del verdetto, infatti, la Fininvest bonificò 3 miliardi di lire a Previti che, tramite altri due avvocati berlusconiani, fece arrivare 400 milioni in contanti a Metta.
Berlusconi è uscito dal processo grazie alla solita prescrizione. Previti, Metta e gli altri due avvocati imputati (Pacifico e Acampora), invece, sono stati condannati per corruzione.
Ma nella sentenza d'appello, confermata dalla Cassazione, si afferma che il Cavaliere aveva "la
piena consapevolezza che la sentenza era stata oggetto di mercimonio".
Del resto, "la retribuzione del giudice corrotto è fatta
nell'interesse e su incarico del corruttore
".
15 luglio 2009

Il prossimo agorà si terrà domenica 19 luglio


dalle ore 16, in Largo Cairoli angolo via Dante


diciassettesimo anniversario della strage di via d’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e i suoi agenti di scorta.









Come forse già sapete, quest’anno a Palermo è prevista una cerimonia tutt’altro che rituale. Il nostro amico Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ha deciso di organizzare una manifestazione e altri eventi collaterali per chiedere verità e giustizia su quella che non esita a definire una strage di Stato





Vi chiedo di dedicare un giorno della nostra vita a Paolo e i suoi ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per noi.


Sarà il giorno di inizio della nostra RESISTENZA


Una RESISTENZA che sarà fatta di azioni e non solo di parole


Una RESISTENZA che ci farà riappropriare del nostro paese e del nostro futuro





Salvatore Borsellino
14 luglio 2009



1. Devi essere iscritto al Partito Democratico

Se non lo sei, segui le istruzioni sul sito del PD per diventarlo entro il 21 luglio.



http://www.mobilitanti.it/dettaglio/110098/la_differenza_la_fai_tu




2. Scarica il modulo di sottoscrizione della candidatura di BEPPE GRILLO

compilalo in ogni sua parte
firmalo e spediscilo via fax al numero
02-40708788 entro il 21 luglio.





il PD è al CAPOLINEA

Beppe Grillo
09 luglio 2009
DOMANI ALLE 18
STAZIONE CADORNA A MILANO

CONTRO IL GOVERNO DEI PUTTANIERI DEGLI IMPUNITI E DEI CORRUTTORI

MOLLA LA TASTIERA VIENI IN PIAZZA CON NOI...

08 luglio 2009




































Il giornaletto padronale diretto dalla voce bianca, nella sua rubrica di lettere al direttore, ospitava giorni fà anche la missiva di tale Filippo Gerolimetto.Tema:
il rischio di un nuovo terrorismo alimentato da blog come questo.


























































Che dire? La faccia tosta di questi personaggi è pari soltanto alla loro coda di paglia.







Su questo blog in tre mesi nessuno fino ad ora ha detto che la magistratura è un cancro da estirpare, che gli avversari politici portano terrore, miseria e morte, che alcuni giornalisti non graditi sono dei criminali.















Sul giornaletto padronale lo hanno fatto, ripetendo le parole del fratello dell’editore.


Li abbiamo accusati di essere dei terroristi?

No, soltanto di essere delle anime morte.
07 luglio 2009

Non è normale avere un presidente del consiglio che, per soddisfare i suoi vizi privati, frequenta donne a pagamento, si mette in mano a personaggi di dubbia reputazione esponendosi a ricatti, candida a ruoli istituzionali ragazze compiacenti.
Fatti del genere in tutto il mondo fanno notizia, ma non sulle tv italiane, grazie ai giornalisti come il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, che liquida gli scandali come “gossip”.
IN PASSATO PERÓ LA PENSAVA DIVERSAMENTE
AUGUSTO MINZOLINI IL 28 OTTOBRE 1994
“Un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e deve comportarsi e parlare come tale. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene.
Non è stato un buon servizio per il paese in nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”

AUGUSTO MINZOLINI IL 23 GIUGNO 2009
Voglio spiegarvi perché il Tg1 ha assunto una posizione prudente sull’ultimo gossip, l’ultimo pettegolezzo del momento, le famose cene o feste nelle residenze private del premier Berlusconi, Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c’è ancora una notizia certa ne un’ipotesi di reato che riguardi il premier e i suoi collaboratori. Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l’informazione del servizio pubblico”
...HA CAMBIATO IDEA...

PROSTITUTE

IMPUNITÀ

CONFLITTO DI INTERESSI

MINORENNI

MENZOGNE

CHIEDIAMO ALLA CHIESA UNA POSIZIONE FERMA E CHIARA SU BERLUSCONI

Padre Farinella, prete e biblista genovese, ha scritto una lettera aperta al cardinale Bagnasco, per chiedergli
una parola di chiarezza sui comportamenti del presidente Berlusconi.

Questa è una sintesi.
La versione integrale si trova sul blog pieroricca.org.
Egregio sig. Cardinale,
mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di "frequentare minorenni", dichiara che deve essere trattato "come un malato", lo descrive come il "drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio". Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di te-stimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Ep-pure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia.
Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l'altro 50% sotto l'influenza diretta del presidente del consiglio? Per-ché non dite una parola sul conflitto d'interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i va-lori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica?
Lei ha parlato di "emergenza educativa" che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei "modelli negativi della tv". Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l'arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste con-diziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giova-ni ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del "velinismo" o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne.

31 maggio 2009
Paolo Farinella,
05 luglio 2009
Povera patria!
Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più ca
lore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà?

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango
affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo
come un animale.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare
.
01 luglio 2009



So che non è molto, se a farlo siamo in pochi.
Ma sarebbe rivoluzionario, se a farlo fossimo in tanti.

Magari uno su dieci di quelli che riempiono di commenti antiberlusconiani le pagine di facebook. L’ignavia delle persone consapevoli è la prima causa del disastro. Dell’andamento dei primi quattro agorà milanesi sono soddisfatto. Centinaia di presenze (senza alcun annuncio sui media ufficiali), un clima di convinzione, l’autoselezione di un gruppo di persone motivate che hanno voglia di fare e prendono iniziative in proprio. Stiamo sulla strada giusta.
Se non altro per salvarci l’anima.


Piazzetta san Carlo è in pieno centro, lungo corso Vittorio Emanuele, verso san Babila. Di argomenti di cui parlare ne abbiamo fin troppi.
Chi vuole, porti gli articoli più interessanti della settimana, magari in più copie, per una pubblica lettura. Entro domani metteremo on line alcuni nuovi volantini in formato stampabile. Ognuno se vuole può organizzarsi un suo agorà, dovunque si trovi. Bastano tre amici e qualche materiale informativo



Centinaia di presenze (senza alcun annuncio sui media ufficiali), un clima di convinzione, l’autoselezione di un gruppo di persone motivate che hanno voglia di fare e prendono iniziative in proprio. Stiamo sulla strada giusta. Se non altro per salvarci l’anima.

PIERORICCA.ORG



VENERDI SCORSO IN PIAZZA CORDUSIO DAVANTI ALLE BANCHE DEL POTERE MILANESE ERAVAMO IN TANTI,SENTO CHE PRESTO SAREMO IN TANTISSIMI
Lo striscione che abbiamo srotolato era grandissimo e cera scritto: PUTTANIERE DIMETTITI!
IL PROSSIMO AGORA SARA IN PIAZZETTA SAN CARLO MOLLATE LA TASTIERA VENITE IN PIAZZETTA CON NOI!!!
luca

Sito denuclearizzato