senigallia
Powered by Blogger.
27 maggio 2009



Mai smettere di lottare papyi silvio noemi letizia gaffe condannamills intoccabile lodo alfano Cara amica, caro amico,a un anno dalle ultime elezioni politiche ci troviamo a dover affrontare una breve ma decisivacampagna elettorale.In poche settimane i comunisti sono riusciti nel record negativo di infangare conla menzogna la mia reputazione, costruita con fatica in 50 anni di duro lavoro con l'aiuto dell'avvocatoCesare Previti e del bibliofilo Marcello Dell'Utri. L'ingiusta condanna di Mills, che io non ho maiconosciuto, per corruzione da parte della toga rossa Gandus, e la mia presunta frequentazione con unaminorenne di nome Noemi, ragazza di buona famiglia e illibata come ha dichiarato il padre BenedettoLetizia, sono uno scandalo. L'immagine del nostro Paese all'estero è stata gravemente danneggiata percolpa della magistratura deviata e della sinistra.Per riparare al danno è necessario dare maggiori poteri all'esecutivo e limitare lo strapotere dellamagistratura e questo sarà un mio preciso e urgente dovere.Il voto degli elettori alle prossime elezioni europee confermerà la bontà delle scelte del mio Governo:dai termovalorizzatori, alle discariche, alle centrali nucleari, al ponte di Messina, alla designazione deiministri Carfagna e Brambilla.La sinistra, in questo veramente staliniana, ha accusato il sottoscritto di aver voluto sfuggire al giudiziodella magistratura con il Lodo Alfano. Nulla di più falso. Il Lodo Alfano è stato concepito nell'interessedegli italiani, per garantire alle prime quattro cariche dello Stato, e non solo al Presidente delConsiglio, la giusta serenità nell'esercizio delle loro funzioni per la durata del mandato.In Italia l'informazione è nelle mani della sinistra, per questo Ti chiedo di diffondere questo volantino edi illustrarne i contenuti ai tuoi amici e congiunti.Sto elaborando in questi giorni un vero e proprio Albo dei difensori della libertà di informazione. Nefanno parte, tra gli altri, Belpietro, Rossella, Riotta, Giordano, Mimun e Fede. Ti prego pertanto dicontattare il tuo coordinamento comunale, quello provinciale o direttamente gli uffici di Milano eRoma per metterti in contatto con loro. Nel caso Tu sia una ragazza maggiorenne e di bella presenzapuoi inviare il tuo book unitamente al numero di cellulare.Ci attende una sfida importante, una partita decisiva per le sorti del nostro Paese, delle nostrefamiglie e dei nostri figli. E giunto il momento che anche Tu scenda in campo per salvaguardare lItaliada una dissennata gestione e da un futuro illiberale.Un forte abbraccio ed un ringraziamento di cuore,tuo papi, Silvio Berlusconi

Finito dietro le sbarre, dopo 106 giorni di ricerche e inseguimenti, "Billy il fuggitivo", il ladro diventato celebre in Nuova Zelanda per le fughe spettacolari e per l’abitudine di rubare cibo da case di campagna, incidendo poi col coltello messaggi di ringraziamento sul tavolo di cucina.

William Stewart, 47 anni, era in fuga da febbraio e ha raggiunto una certa notorietà, ispirando una serie di magliette con la sua immagine, una canzone in suo onore e diversi siti di ammiratori su Facebook. È stato arrestato stamattina all’alba mentre cercava di rubare una moto a quattro ruote da una fattoria.


All’arrivo della polizia chiamata dal proprietario, si è dato di nuovo alla fuga, ma è stato presto raggiunto. Il comandante della polizia di Christchurch, Malcolm Johnston, ha detto che Stewart non ha opposto resistenza e sembra aver accettato la sconfitta. Oggi è comparso davanti al tribunale di Christchurch e incriminato di sei reati, dal furto alla guida pericolosa, al possesso di marijuana.
stampa-luca
26 maggio 2009
http://www.youtube.com/watch?v=-dZ6rNeWA1o
25 maggio 2009
luca piero martin.
Bando alle ciance. Noemi per il corruttore è un caso patologico che con la condanna di David Mills lo ha già definitivamente sputtanato in tutto il mondo. A poco o a nulla servirà “lo sforzo per far passare la realtà sul piano internazionale”.

Ciò che conta per la tenuta di un regime è la stabilità economica dei cittadini, soprattutto per quelli abituati a ritenere debba essere sempre lo Stato a dare loro un lavoro.


Categoria dominante in Italia.

Vista la situazione economica attuale io continuo a ritenere che questo governo non arriverà alla fine dei 5 anni di legislatura. Molla del crollo sarà la crisi economica che merita un paio di considerazioni lucide partendo dai numeri: in Italia ci sono 5 milioni di dipendenti pubblici e 12 milioni di pensionati. In tutto 17 milioni di stipendiati per i quali la crisi, fino ad oggi, non è ancora iniziata.Considerando chi tiene famiglia, l’importo di 17 milioni va ragionevolmente moltiplicato per 2. Sono perciò almeno 35 milioni gli italiani che vivono grazie all’introito statale. A questi dobbiamo sommarne altri 15 milioni fra dipendenti di aziende private, precari e stranieri alle prese con le cooperative. Che in totale danno 50 milioni. Per arrivare a 60 milioni di residenti in Italia rimangono circa 10 milioni di imprenditori, che coi loro guadagni di impresa pagano i loro dipendenti ma anche quelli degli altri 35 milioni del settore pubblico e delle pensioni con le tasse. Una delle anomalie italiane è proprio questa sproporzione fra mantenuti (con rispetto per chi lavora) e produttori di ricchezza.
Veniamo ai conti pubblici. La deflazione, cioè la diminiuzione della circolazione monetaria con conseguente diminuzione dei prezzi dovuta alla crisi economica globale, non sta fermando il rallentamento dei consumi. Che di conseguenza ha già rallentato se non bloccato le produzioni industriali e aumentato disoccupazione e cassa integrazione.Le aziende che non producono non pagano nemmeno le tasse. Infatti la forte diminuzione del gettito fiscale italiano registrata in questi primi mesi del 2009, ha provocato l’impennata del debito pubblico schizzato a 1.747 miliardi di euro (a inizio anno era di 1.680) e l’aumento degli interessi che ha ormai sfondato gli 80 miliardi annui.

Perché questo aumento?

Perché lo Stato ha cominciato a pagare gli stipendi ai 35 milioni di italiani semplicemente dando fondo al debito pubblico, senza che la casta di nababbi abbia cominciato a rinunciare a qualcosa. A cominciare dai politici passando per i rimborsi elettorali ai partiti.Tradotto in parole povere l’Argentina si avvicina. Da un giorno all’altro ci saranno pensioni e stipendi inevasi senza preavviso, le famiglie cominceranno a dare fondo ai risparmi fin che ne avranno, come sta già accadendo per molti disoccupati e cassintegrati.
L’intensità della tensione sociale, e quindi della tenuta del governo, dipenderà soltanto dalla legge dei numeri. Quando i poveri e gli affamati avranno varcato un certo limite di numero e livello di sopportazione non sarà più soltanto caccia al manager. Sarà guerra civile con morti, feriti e saccheggio a quella minoranza di lavoratori in settori che non vivono la crisi. Penso a chi produce e commercia cibi, bevande e alcuni imprenditori che dalla crisi in qualche modo ci guadagnano. Già perché il corruttore e la sua banda a quel punto saranno già scappati su qualche atollo.
Attualmente ci sono cassintegrati e disoccupati che rimangono silenti nelle loro case perché si vergognano di dire che sono senza lavoro. La loro condizione di minoranza li spinge ad addossarsi le colpe della perdita del lavoro. Il caso del signor Siminoli di Prato che ha messo in vendita un rene su Ebay è uno degli effetti della disperazione che posso confermare perché l’intervista pubblicata sul blog di Beppe Grillo gliel’ho fatta io.
Nella palazzina in cui abito ci sono 12 famiglie: in 5 di queste, fra gennaio e oggi, almeno un componente ha perso il lavoro o è cassintegrato, tanto che qualche famiglia ha già smesso di pagare le spese condominiali.Questo andazzo non potrà che alimentare liti e degenerazione dei rapporti fra dirimpettai.

Il casino è vicino e prima che il sistema cambi radicalmente ci vorrà qualche anno e qualche morto.


Chi può se ne vada su qualche isola oceanica magari incappa in un incontro a 4 occhi col corruttore. Chi non può se la peschi.


Per fortuna c’è l’opposizione! Un Pd patologicamente in ritardo chiama a raccolta (è la prima volta!) Idv e Udc, che però (mica scemi) rispondono picche. Di Pietro ancora ce l’ha col Veltroniano “non manifestiamo a gratis”? Non credo. Più semplicemente non vuole condividere l’iniziativa antiberlusconiana ora che Mills e Noemi l’hanno legittimata anche tra i moderati. Non a pochi giorni dalle elezioni. Non con un partito, il Pd, dal quale vengono molti dei suoi voti recenti e al quale potrebbero tornare.
24 maggio 2009

Ieri sono stato (solo poche ore)alla manifestazione,il mio obiettivo era fischiare il ministro dell'Interno Maroni il pregiudicato il morsicatore di sbirri, mentre gli striscioni prendevano di mira il pacchetto sicurezza approvato dal Parlamento.


Tra i cartelli, uno proponeva una "lezione di matematica" che sommando la figura del leader della Lega Umberto Bossi a quella del presidente della Camera Gianfranco Fini dà come risultato l'immagine di Adolf Hitler.


Il corteo è terminato senza incidenti: bilancio, qualche scritta sulla vetrina di una banca in corso Buenos Aires e due fumogeni accesi quando la manifestazione è arrivata davanti al gazebo del Pdl(piduisti liberi)in piazza San Babila.


Grazie a iaia che mi ha invitata(facebook),se non fosse stata per lei sarei stato tutto il giorno a lecco(a contestare ''gnazio''Larussa) e poi a suonare al Grey coi City brothers.

P.s. ieri ho ascoltato il futuro parlamentare(SI SPERA) De Magistris che si candida come indipendente nell' IDV
"SONO UN'ESSERE UMANO"


Luca
23 maggio 2009

Probabilmente se vi dico il nome Alessio Saro non vi viene in mente granchè. Ma se vi dico Nick Malanno, Billy Ballo o Neuron forse sì. Saro è un attore milanese e i suoi divertenti personaggi sono diventati famosissimi tra gli spettatori dei vari Mai Dire e All Music.

E' però di poco fa la notizia che l'attore è stato arrestato per aver adescato e sedotto una ragazzina di 13 anni conosciuta via Internet, su Facebook. Carla, forse attratta dal personaggio, lo ha contattato tramite il social network e si sono dati appuntamento per la sera del 6 aprile scorso.

La giovane aveva chiesto alla madre il permesso di rimanere a dormire a casa di un'amica al termine di una festa ed è rientrata a casa la mattina successiva senza raccontare nulla ai genitori: infatti anzichè andare dalla sua amica, Carla era andata da Saro.

Dopo quell'appuntamento ce ne sarebbero stati altri e la madre della ragazzina, dopo essersi insospettita, ha fatto diverse ricerche su internet e ha scoperto tutto. I due infatti si inviavano messaggi in cui raccontavano della notte trascorsa insieme e lui chiedeva alla ragazza di mantenere il segreto.

Durante uno degli incontri la madre però ha riconosciuto l'attore al volante dell'auto parcheggiata sotto casa -mentre aspettava la figlia- e dopo esserselo fatto passare per telefono ha intimato a Saro (che pare si sia spacciato per il fratello di un'amica) di riportare la figlia immediatamente a casa.

E' partita poi una querela e sono scattate le manette visto che i due hanno avuto un rapporto e considerata l'età della ragazza scatta una incriminazione per stupro. L'attore rischia fino a 10 anni di carcere dato che sapeva che lei era minorenne, e pare anche che le abbia chiesto di raccontare alla polizia di essere maggiorenne.

A mio parere le ragazzine di quell'età non sono poi mica tanto ragazzine,ma forse mi piace troppo il ''personaggio'' e sono influenzato,non facciamo gli ipocriti,non aveva 7 anni,certo che lui è proprio un coglione...


luca
22 maggio 2009
Il premier alle imprese: «Contro le toghe rosse io ho il lodo, voi no!!!»Ammette di essere «esacerbato» per le sue vicende giudiziarie e non lo nasconde, Silvio Berlusconi di fronte alla platea degli imprenditori della Confindustria. Di fronte ai sudditi, pardon, colleghi imprenditori, non si trattiene, anzi, "non posso"...

INTANTO ''IL GIORNALE'' ATTUA LA GRANDE TRASFORMAZIONE...




QUESTO E QUELLO CHE VEDRETE SUL ''GIORNALE.IT''


MA PRIMA....



PRIMA ANCORA...






SENZA PAROLE !!!




21 maggio 2009


''ho creato quel gruppo per fare amicizia con i colleghi di altre città''

Sara



Critiche all’azienda online«Licenziata per Facebook»
Il caso di una 36enne milanese. La multinazionale: ha deciso di andarsene. «No, mi hanno costretta»


MILANO - Scrivania addio. La sua storia ricorda quella Kimberley Swann, la teenager inglese che ha definito noioso il proprio lavoro, scrivendolo sulla propria pagina di Facebook senza immaginare le conse­guenze del suo gesto. La ba­checa di Sara Amlesù è ancora visibile: «Se anche tu, come me, ti svegli al mattino pen­sando... No, anche oggi in Da­nieli/ Se anche tu, come me, quando conosci un friulano o un genovese non puoi fare a meno di pensare mal comune mezzo gaudio/ Se anche tu, co­me me, dopo una giornata in Danieli sogni il barettino a Santo Domingo/ Se anche tu, come me, ringrazi la Danieli solo per gli amici/ Sei il benve­nuto».
Cinque frasi su Facebook, una lettera che fa concludere un rapporto di lavoro con l’azienda leader nella produ­zione di forni industriali per la lavorazione dell’acciaio. Dal­la sua borsa esce il romanzo di Matt Haig il «Club dei Padri Estinti», in mano ha il foglio datato 22 aprile 2009 che ha messo la parola fine alla sua esperienza in Danieli (comin­ciata il 21 maggio 2002). Sul web la Amlesù aveva già crea­to un gruppo per riunire i vo­lontari come lei dell’associa­zione la Curiera, onlus per ra­gazzi disabili. Quello intitola­to «Noi poveri sfigati che lavo­riamo in Danieli» le è costato caro. «L’ho creato per sentir­mi simpatica e fare amicizia con i colleghi che lavorano nelle altre città d’Italia, Udine e Genova — spiega —. Non voleva essere offensivo. Eppu­re mi è crollato il mondo ad­dosso: in dieci minuti ho visto finire la mia carriera. E per che cosa? Per Facebook».
Sara Amlesù non nasconde la sua amarezza: «È stato un falli­mento: mi ritrovo ora a 36 an­ni senza un lavoro, con la con­sapevolezza che per leggerez­za ho buttato la mia vita. Lo di­co perché altri non commetta­no lo stesso errore, perché io ho pagato per tutti». Resta il fat­to che, co­munque, la donna ha fir­mato la riso­luzione con­sensuale del rapporto di la­voro: «Con la sottoscrizio­ne della pre­sente — si legge — la sig.ra Amle­sù dichiara di non avere più nulla a pretendere che possa tro­vare origine e/o fondamento nel rapporto di lavoro e rinuncia espressa­mente a ogni ulteriore dirit­to». Eppure, a un mese dal suo ultimo giorno in Danieli, Sara non riesce ancora a parla­re senza usare intercalari del tipo: «I miei colleghi, nella mia azienda, il mio capo...». Con il pensiero è ancora lì.


Ravizza(fonte corriere.it)


FORZA SARA HO CREATO UN GRUPPO PER TE


LUCA
19 maggio 2009


Oggi sono stato in manifestazione a torino.


I giovani sono arrivati da tutta l'Italia e dall'estero, specialmente da Francia, Spagna e Grecia. Saremo stati tra i 4500 e i 6000 di diverse matrice e idea della protesta che sono scesi in piazza. Il timore è che tra loro ci siano anche disturbatori di professione e anarco-insurrezionalisti.
Il percorso della manifestazione è stato lungo e pieno di obiettivi sensibili. Attraversa il centro storico fino ad arrivare nel castello del Valentino, la sede della facoltà di Architettura, dove i Rettori stanno concludendo il loro incontro. Oltre mille i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri dispiegati in città, molti dei quali in borghese.
luca
18 maggio 2009


I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche.
RAGAZZI(e non) SE ADERITE A QUESTI REQUISITI AIUTATECI A COSTITUIRE UNA LISTA CIVICA A 5 STELLE AD ARONA
I grandi momenti della storia non ci sono quando la maggioranza della gente dice sì ,ma quando una piccola parte della popolazione ha il coraggio di dire no.
Dire NO al potere nucleare,all'energia nucleare,alle torcie al palsma,agli inceneritori,all'usa&getta,all'iperconsumo,alla discarica,no ai rifiuti.
RIFIUTI ZERO,questa è la responsabilità della comunità,un passaggio importante per avere una produzione di energia pulita alternativa e rinnovabile,una progettazione urbanistica sostenibile. E un passaggio importante non possiamo tornare indietro,è solo l'inizio ma è un grande inizio





Ciao,stiamo cercando gente giovane,ragazze e ragazzi,laureandi/ti e operai per costituire ad una lista civica ad ARONA certificata BEPPEGRILLO,accettiamo consigli,purchè siano in linea con i nostri valori.


VALORI

I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche. Le liste che aderiranno ai requisiti avranno la certificazione di trasparenza “beppegrillo.it”


Luca

3480084666



MA SECONDO VOI ALE COS'E'???
SCROCCATORE
ALIENO
PROCACCIATORE DI ''FAVORI''
LESO
16 maggio 2009
La scorsa settimana nella (ricca?) Parma era disponibile un posto da operaio generico. Si sono presentati in 178. Gli italiani erano la maggioranza assoluta. La produzione industriale è diminuita del 23%. In altri termini, è come se una fabbrica su quattro avesse chiuso i battenti. Il PIL è crollato del 5,9%. Il dato peggiore dal 1980. Il Noemi boy è ottimista: "C'è un miglioramento". I bisonti stanno arrivando. Sentite gli zoccoli?

ROMA, 15 maggio - Susanna Agnelli è deceduta questa sera a Roma. La sorella del MITICO Avvocato Gianni Agnelli era ricoverata al Policlinico Gemelli. È stata ministro degli Esteri durante il Governo Dini ed attualmente era presidente di Telethon

Sonia Alfano è nata il 15 ottobre del 1971 a Messina.
È funzionario della Regione Siciliana, sindacalista e coordinatrice di soccorsi in emergenze.

Si è diplomata presso il liceo classico Luigi Valli di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
Ha interrotto gli studi universitari alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo dopo la morte del padre Beppe, ucciso dalla mafia, per le sue inchieste scomode, l’8 gennaio del 1993.
Ha ottenuto l’assunzione presso la Regione Sicilia in virtù della normativa a tutela dei familiari delle vittime innocenti di mafia.

A seguito della morte del padre ha cominciato un’intensa attività antimafia per accertare la verità sulla morte del padre e sui cosiddetti "mandanti di terzo livello", ovvero sui mandanti occulti.
- Nel gennaio del 2003 ha denunciato depistaggi nelle indagini riguardanti la morte del padre e il coinvolgimento, nell'assassinio, dei servizi segreti italiani. Pochi giorni dopo la denuncia pubblica, la DDA di Messina, pressata dal gran clamore delle rivelazioni di Sonia, ha deciso di riaprire le indagini, tuttora in corso.
- Nel 2004 ha avviato una battaglia in merito alla morte del dott. Attilio Manca, inizialmente considerata suicidio.
- Nel 2006 ha chiesto lo scioglimento del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto per infiltrazioni mafiose.
- Nel 2006 ha organizzato una petizione per il trasferimento del dott. Canali e del dott. Sisci, magistrati della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per presunta incompatibilità.
- Il 28 marzo del 2006, a seguito di intimidazioni, le è stata affidata una "tutela" della Guardia di Finanza, revocata l'11 agosto dello stesso anno, dopo soli 4 mesi.
- Nell’ambito delle sue svariate battaglie sindacali, nel 2006 ha evidenziato gravi carenze organizzative nella gestione delle emergenze da parte dell’ufficio di Protezione Civile della Regione Siciliana, presso il quale lavora tutt’oggi con la qualifica di Funzionario. All’origine degli scontri con i vertici del dipartimento vi è la drammatica situazione di 300 precari che da 15 anni lavorano presso quegli uffici, nella totale indifferenza dell’amministrazione regionale, rispetto alla loro posizione contrattuale.
- Nel giugno del 2007 è riuscita a consegnare personalmente una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha accettato di occuparsi della questione. Nell’ambito della battaglia sindacale ha rilasciato diverse interviste a trasmissioni e testate nazionali tra le quali: Il Corriere della Sera, il Sole24ore, Le Iene. Parte di quei precari è oggi stata regolarizzata e le carenze organizzative parzialmente risolte.
- Nel 2007, insieme a Salvatore Borsellino, ha scritto al Presidente della Repubblica per chiedere il trasferimento del Ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il Guardasigilli aveva a sua volta chiesto il trasferimento del PM Luigi De Magistris, della Procura della Repubblica di Catanzaro, titolare dell’inchiesta "Why not?", che vedeva coinvolti il Capo del Consiglio dei Ministri, oltre che lo stesso Mastella.
A difesa del Pm di Catanzaro, Sonia, insieme al movimento antimafia "e adesso ammazzateci tutti", ha avviato una seguitissima campagna di solidarietà nei confronti di De Magistris, catalizzando l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica sul caso del trasferimento e una petizione su scala nazionale.
- Nel 2007 è diventata coordinatrice regionale del movimento antimafia "E adesso ammazzateci tutti".
- Nel novembre del 2007, in segno di protesta si è incatenata al cancello della Prefettura di Palermo. Decine di familiari di vittime innocenti della mafia hanno deciso di prendere parte alla protesta chiedendo al Parlamento Italiano l'equiparazione delle normative previste per i familiari delle vittime della mafia e per i familiari delle vittime del terrorismo. La protesta ha avuto risalto mondiale e molte testate giornalistiche straniere si sono interessate alla battaglia per l’equiparazione della quale Sonia è stata l’iniziatrice.
- Sempre nel 2007 ha collaborato con "Il Grillo di Palermo" (meetup di Beppe Grillo) e altre associazioni, all’avvio della petizione "Chiediamo i danni a Cosa Nostra". Frutto della petizione è l’art. 17 della legge finanziaria 2008 che ha obbligato la Regione Siciliana a costituirsi parte civile in tutti i processi per favoreggiamento alla mafia da parte di amministratori e dipendenti della pubblica amministrazione.
- Nel febbraio del 2008, insieme ad altre 40 persone, ha costituito l’Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime della mafia, della quale è stata eletta presidente all’unanimità.
- Il 28 febbraio del 2008 ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana, con la lista “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente”.
- Nel marzo 2009 annuncia la sua candidatura elle elezioni europee come indipendente nelle liste di IdV

Sonia Alfano, in questi anni, ha incontrato i ragazzi delle scuole di tutta Italia e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive nell’ambito del suo forte impegno civile e antimafia.



15 maggio 2009

A chi tocca oggi? Chi sarà licenziato? Quale fabbrica chiuderà? Quando finiranno i soldi per la cassa integrazione? Che balla ci racconterà Tremorti? A quanto si vende un rene usato? Di quanto è scesa la produzione industriale?
14 maggio 2009
Vittorio Feltri è la punta più alta della neo iconoclastia, della distruzione attraverso i mass media dell'immagine delle persone. Nel senso suino, spregiativo, psiconano del termine. Feltri rimarrà, ne sono sicuro, insuperato. La pubblicazione a seno nudo su Libero (finanziato dai soldi pubblici) della (ancora) moglie del suo padrone elettivo dopo alcune dichiarazioni di Veronica Lario: "un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere" non ha precedenti. Mussolini e Hitler non sono arrivati a tanto, alle poppe della moglie sui giornali amici.
Questo video è stato prontamente censurato dal social network di YOUTUBE,quindi non lo trovate,censurato anche dal BLOG di BEPPE GRILLO

Chi vota PDL e PDmenoelle vota per gli inceneritori. Incenerisce anche te. Digli di smettere e di votare le Liste a Cinque Stelle. Le nanoparticelle prodotte dagli inceneritori provocano tumori. Lo sanno tutti, anche Veronesi, ma non può dirlo



Il comitato di affari PDL e PD-meno-elle ha deciso che il nucleare si deve fare. Il futuro economico, energetico, industriale dellItalia legato al nucleare. I media si sono subito allineati, sanno che lopinione pubblica contraria. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, attraverso dati, pubblicazioni scientifiche, testimonianze, video, interviste dimostrer il contrario. Non difficile.
Nucleare? No grazie.
Nel 1987 venti milioni di italiani hanno votato un referendum contro il nucleare. Scajola e la Marcegaglia contano pi della volont degli italiani? Chi li autorizza a prendere decisioni a nome del popolo italiano?
Si vuole il nucleare? Si tenga un nuovo referendum. Se gli italiani voteranno a favore, allora si potr fare. Altrimenti no. Non si possono costruire centrali nucleari ignorando il risultato di un referendum popolare.
Scajola vuol fare lo sconto sulla bolletta a chi acconsentir alle centrali nucleari vicino a casa. Dia lui lesempio con una discarica di scorie nucleari nel suo giardino. La bolletta gliela pago io.
Ci sono molti comuni denuclearizzati in Italia, comuni sovversivi, sobillatori, pericolosi organizzatori di energie alternative. Ma non sono ancora abbastanza. Chiedo ai sindaci di esporre il cartello: Comune denuclearizzato sotto il nome del loro paese. E il miglior benvenuto per chi lo visita.

luca


« Volevamo vedere un fatto di vita, e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all'ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa sarà servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremmo amare, che cosa dobbiamo odiare. E' stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo: 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi. »


Alfredino Rampi
Alfredo Rampi, detto Alfredino per la sua giovane età (Roma, 11 aprile 1975 – Vermicino, 13 giugno 1981), è stato il protagonista di un tragico fatto di cronaca dei primi anni '80: mercoledì 10 giugno 1981, alle 19, cadde in un pozzo artesiano largo 28 cm e profondo 80 metri in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord.

I soccorritori cercarono con grandi sforzi di salvarlo: si pensò che Alfredino fosse bloccato a 36 metri di profondità, ma la creazione di un tunnel parallelo non si rivelò risolutiva, in quanto il bambino sprofondò giù per altri 30 metri. Il dramma fu seguito tramite una diretta televisiva non stop lunga 18 ore a reti RAI unificate. L'Italia intera rimase in ansia a seguire l'evolversi della situazione: si stimò che più di 21 milioni di persone avessero seguito alla televisione la straziante vicenda.

Sul luogo si portò anche l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Un coraggioso volontario, Angelo Licheri, (di professione tipografo) si fece calare nel pozzo, perché piccolo di statura e molto magro. Riuscì ad avvicinarsi al bambino, tentò di allacciargli l'imbragatura per tirarlo fuori dal pozzo, ma per ben tre volte l'imbragatura si aprì; tentò quindi di prenderlo per le braccia, ma purtroppo il bambino scivolò ancora più in profondità. In tutto, Licheri rimase a testa in giù 45 minuti.

Man mano che passavano le ore la voce del bambino, raggiunto da un microfono, giungeva sempre più flebile. Il bambino, probabilmente ferito dalle cadute, morì verso le ore 6:30 del 13 giugno dopo che un altro volontario, Donato Caruso, provò come Licheri ad imbragare il bambino e fu in quel momento che quest'ultimo si accorse che Alfredino era ormai spirato. Il corpo fu recuperato l'11 luglio, ben 28 giorni dopo la sua morte.

In seguito la madre, Franca Rampi, fondò il "Centro Rampi" che si occupa di Protezione Civile e minori.





Il mio ricordo di bambino si ferma invece quando avevo circa 10 anni e vedevo i corpi bianchi e pallidi dei ragazzini morti annegati a nemmeno 100 metri da casa mia a Dormelletto sul lago

luca

ALFREDINO

Un pezzetto bello tondo di cielo
d’estate sta sopra di me
Non ci credo
Lo vedo restringersi
Conto le stelle, ora
Sento tutte queste voci
Tutta questa gente ha già capito
che ho sbagliato, sono scivolato
Son caduto dentro il buco
Bravi, son venuti subito
Son stato stupido
Ma sono qua gli aiuti
Quelli dei pompieri, i carabinieri

Intanto Dio guardava il Figlio Suo
E in onda lo mandò
A Woytila e alla P2
A tutti lo indicò
A Cossiga e alla Dc
A BR e Platini
A Repubblica e alla Rai
La morte ricordò

Scivolo nel fango gelido
Il cielo è un punto
Non lo vedo più
L’Uomo Ragno m'ha tirato un polso
Si è spezzato l’osso, ora
Dormo oppure sto sognando,
perché parlo ma la voce non è mia.
Dico Ave Maria
Che bimbo stupido
Piena di grazia, mamma
Padre Nostro
Con la terra in bocca
Non respiro
La tua volontà sia fatta
Non ricordo bene, ho paura
Sei nei cieli

E Lui guardava il Figlio Suo
In diretta lo mandò
A Woytila e alla P2
A tutti lo mostrò
A Forlani e alla Dc
A Pertini e Platini
A chi mai dentrò di sé il Vuoto misurò



La crisi non
c'è più e se c'era non è stata vera crisi. Solo una crisetta. Tutto grazie al
nostro governo, alle banche italiane, al Noemi boy e al ministro
Tremorti.


I disoccupati, i cassintegrati, gli imprenditori che hanno chiuso i battenti, i creditori che non incassano più le fatture neppure a 240 giorni, sono italiani che sbagliano. Che non si impegnano abbastanza. E' gente, forse gentaglia, che fa parte delle decine di migliaia di precari del settore privato lasciati a casa. O dei 60.000 precari della pubblica amministrazione che saranno licenziati dal primo luglio 2009, fino a 120mila nel 2010, oltre 200mila nel 2011. O delle centinaia di migliaia di cassintegrati pagati, ma ancora per pochi mesi, da una cassa integrazione cresciuta dell'864% in un anno. O dei milioni di disoccupati in crescita nel 2009, ma anche nel 2010 come riportato dalla Commissione Europea.
Perchè la barca Italia non affonda ancora? La risposta è semplice: cresce il debito pubblico. Ci stanno indebitando. Siamo arrivati a quota 1700 miliardi di euro. Lo Stato paga circa 80 miliardi di interessi all'anno. Esiste una soglia prima del crack, ma non l'abbiamo ancora raggiunta. Nel frattempo il fabbisogno dello Stato è cresciuto di 17 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2009, 48 miliardi di euro contro 31 del 2008. Aumentano le spese e diminuiscono le entrate, il fisco ha incassato 4 miliardi di euro in meno nei primi due mesi dell'anno. Gli sprechi nella Pubblica amministrazione sono all'ordine del giorno, la Regione Sicilia assumerà 500 dirigenti in più. Uno per ogni 8,4 impiegati. Siamo uomini o dirigenti?
La decrescita infelice del PIL continua imperterrita, ora siamo a -4,4% sul 2008. Tremorti è ottimista, stima in pochi altri decimali il peggioramento annuo. Sarà invece, come tutti sanno e anche lui, molto peggio. Per Tremorti nel 2010 ripartiremo. Le previsioni del ministero dell'Economia, sempre più simili ai sondaggi dello psiconano, dicono che il PIL crescerà dello 0,3%. Fantastico Tremorti. Per i disfattisti della UE il rapporto debito pubblico/PIL arriverà al 113%. Insomma, il debito dello Stato (quindi il nostro e quello che lasceremo ai nostri figli) aumenta, l'occupazione tracolla, i soldi della cassa integrazione stanno finendo e il gettito fiscale diminuisce. In compenso le spese dello Stato aumentano in letizia.
Se Mussolini poteva vantare otto milioni di baionette, Testa d'Asfalto avrà otto milioni di disoccupati.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?).Noi neppure.

luca

Sito denuclearizzato