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04 novembre 2009





RIPORTO QUI L'ARTICOLO CHE USCIRà VENERDì SU
NOVARAOGGI - GIORNALE DI ARONA

Gli speakers' corner tipici londinesi, sono sbarcati ad Arona. Domenica 1 novembre, infatti, in zona Parlamentino alcuni ragazzi del gruppo "qui Arona libera" si sono ritrovati per parlare ad alta voce di argomenti di attualità in modo da coinvolgere i passanti. Tema principale di discussione è stato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. «L'obiettivo degli speakers' corner - spiega Luca Valbuzzi - è quello di riprendiamoci la parola e di ritornare in piazza, contro un governo mai così vergognoso nel celebrare l’impunità per legge e coprire l’indecenza con la menzogna. Per noi è una questione di vitalità morale e di dignità civile. Proprio non ce la facciamo a restare in silenzio e a girare la testa dell’altra parte di fronte a questo schifo: equivarrebbe ad accettare il ruolo di sudditi. Non ci facciamo illusioni di immediati riscatti. Ma sappiamo quant’è importante, quand’anche in pochi, continuare a non avere paura di gridare la verità.
Di argomenti di cui parlare ne abbiamo fin troppi»
Lo speakers' corner, in italiano "angolo degli oratori", è un'area dell'angolo nord orientale di Hyde Park, a Londra. È un luogo tradizionale di discorsi pubblici e dibattiti: un esempio del concetto di libertà di opinione dove qualsiasi persona può presentarsi senza essere annunciata e parlare su qualunque argomento desideri. Il gruppo "qui Arona libera" da tempo, partecipa agli speakers' corner milanesi e, per la prima volta, la corsa domenica ne ha organizzato uno sul lago Maggiore.
«"Qui Arona libera" rappresenta la volontà, di alcuni cittadini indipendenti, di far rinascere la città di Arona in diversi ambiti: politico, sociale e culturale - prosegue Valbuzzi - Possiamo intenderci come gruppo politico perché il termine stesso indica un profondo legame con la cosa pubblica e i suoi valori democratici. La politica, con la “p” minuscola, delle urla in televisione, delle interviste ! accomodanti, delle opinioni che stritolano i fatti, della propaganda e del calpestio della questione morale non ci appartiene, fa male al paese stesso. Arona, come l’Italia, ha bisogno di una rivoluzione democratica e pacifica che parte dalla trattazione di temi ormai taciuti scientificamente per distrarre e sviare l’opinione pubblica da questioni come l’etica, il rispetto della legalità costituzionale, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, il bene comune per la trasparenza e per contrastare l’attuale negativo sistema partitocratrico. Questi sono i nostri principi fondamentali»
VENERDì 6 NOVEMBRE 2009 - NOVARAOGGI -
GIORNALE DI ARONA
Diletta Pirino

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