senigallia
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13 ottobre 2009

Beppe fa il comico, certo, ma è sopratutto un cittadino italiano che non ha mai smesso di pensare, come la parte giusta di questo paese,che le riforme dovevano venire dal basso.
Perchè questa volta al governo abbiamo radunato tanto marciume, nascosto dietro la'offuscamento delle stragi, leggi ad personam, colluso con mafie e forze di estrema destra, pronto solo a rinnegare la democrazia attaccando stampa e magistratura, monopolizzatore dell'intera rete televisiva arricchitosi cementificandoci, avvelenando i nostri mari, sommergendoci di spazzatura e diossina, facendoci capire che era meglio per noi starcene quieti davanti ad uno schermo a vedere Amici, anzichè rimboccarci le maniche e lottare insieme per un futuro migliore di quello regalatoci da questa indegna classe dirigente.
In Beppe Grillo riconosciamo noi stessi, la nostra libertà e la nostra dignità.
Lo Smeraldo ha avuto uno dei suoi momenti migliori, si respirava un'aria di cambiamento, vedevo gli spettatori completare da soli le frasi di Grillo con le stesse parole, empaticamente, offesi tutti allo stesso modo da questo mal governo e dai suoi anni di crisi economica solo per le classi più deboli, di ideali e di valori.
Duemila anime accorate, tra cui Celentano, De Magistris, Sonia Alfano, Peter Gomez, il miglior prete avessi ascoltato in vita mia, don Farinella e l'autrice di Santa Mafia, Petra Reski.
C'era un'energia nuova, pulita, solidale che non percepivo da tempo.


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